9.1. IL JAZZ - la tradizione africana in America
IL JAZZ: la tradizione africana in America
Il testo prodotto è un riassunto tratto dal file del professor Giorgio Casorati più sotto allegato.
Il Jazz, genere musicale afro-americano basato essenzialmente sull'improvvisazione, nasce dalle melodie e dai ritmi della tradizione africana trasmessa dagli schiavi neri d'America.
I worksongs o canti di lavoro costituiscono la radice del jazz.
Nel jazz l'improvvisazione si svolge sia sulla base degli accordi, sia sulle note della scala relativa agli accordi stessi.
Le battute sono contrassegnate da quattro linee oblique poste nel pentagramma, che indicano la pulsazione; le note sono omesse, in quanto vengono improvvisate dall'esecutore, cioè inventate in modo
estemporaneo. Gli accordi posti sotto al pentagramma costituiscono l'impianto tonale della composizione; questi ultimi sono indicati col linguaggio internazionale della musica, allo scopo di permetterne la
lettura ad interpreti di diverse nazionalità.
Esecutori di jazz abbinati ai relativi strumenti musicali
Tromba e trombone: Louis Armstrong, Dizzy Gillespie, Miles Davis, Enrico Rava
Sassofono: Charlie Parker, Sonny Rollins, John Coltrane, Eric Dolphy, Gerry Mulligan, nonché gli italiani Lucio Dalla, Gianni Basso, Stefano Di Battista, Gianluigi Trovesi.
Pianoforte: Art Tatum, Theolonius Monk.
Chitarra: Django Reinhardt
Contrabbasso: Charles Mingus
Clarinetto: Benny Goodman, Sidney Bechet, Lucio Dalla
Cantanti: Bessie Smith, Ella Fitgerald
Orchestre: Duke Ellington, Count Basie, Benny Goodman
Abbiamo scelto di approfondire tre strumenti in particolare: sassofono, clarinetto e fagotto.

File allegati
JAZZ E TEORIA MUSICALE. FILE PRODOTTO DAL PROFESSOR GIORGIO CASORATI