8.5. CUBISMO
Dall'approfondimento del tema della rappresentazione degli oggetti nello spazio di Picasso e Braque nasce il Cubismo nel 1907 a Parigi.
Nelle prime opere cubiste gli oggetti appaiono come volumi geometrici puri, come dall'insegnamento di Cézanne. I pittori rifiutano l'idea che l'arte debba rappresentare il proprio mondo interiore. Credono che la realtà vada indagata con un processo logico, abbandonando i metodi tradizionali della prospettiva rinascimentale, della simmetria e dell'equilibrio.
Gli obiettivi del cubismo sono:
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rappresentare la realtà da più posizioni nella sua totalità;
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dipingere la tridimensionalità accostando le varie parti di un oggetto;
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arrivare a rappresentare una quarta dimensione, quella del tempo, poiché ogni punto di vista corrisponde a un momento dell'osservazione;
Il cubismo originario (1907-1909)
In questo periodo prevale la rappresentazione semplificata delle forme. I temi più frequenti sono paesaggi e oggetti usuali.
Il cubismo analitico (1909-1912)
Gli oggetti vengono scomposti, "tagliati", attraverso la sovrapposizione di piani diversi. L'immagine è spezzata da linee secche e spigolose. I colori che prevalgono sono grigio, marrone, bianco e nero. L'oggetto tende a fondersi con lo spazio circostante, come nel Suonatore di fisarmonica di Picasso.
Cubismo sintetico (1912-1914)
L'oggetto viene ricomposto secondo il principio della visione simultanea, dopo essere stato analizzato. Le immagini sono semplificate, meno verosimili. Viene introdotto l'uso di materiali diversi collocati nella superficie del quadro. I colori diventano vivaci e contrastati. Nel 1912 viene sperimentata per la prima volta la tecnica del collage. L'oggetto è ridotto ad elementi essenziali.