3.7.1. Miriam Makeba
Miriam Makeba, anche nota come Mama Afrika (Johannesburg, 4 marzo 1932 – Castel Volturno, 9 novembre 2008), è stata una cantante sudafricana di jazz e world music. È nota anche per il suo impegno politico
contro il regime dell'apartheid e per essere stata delegata alle Nazioni Unite.
In una sua intervista la Makeba ha spiegato che il suo nome completo è Zensile Makeba Qgwashu Nguvama Yiketheli Nxgowa Bantana Balomzi Xa Ufnu Ubajabulisa Ubaphekeli Mbiza Yotshwala Sithi Xa Saku
Qgiba Ukutja Sithathe Izitsha Sizi Khabe Singama Lawu Singama Qgwashu Singama Nqamla Nqgithi. Il motivo di questa lunghezza è che ogni bambino prende il nome di tutti i suoi antenati maschi. Spesso il primo
nome è seguito da una o due parole, che dicono qualcosa del carattere della persona; questo fa sì che un vero nome africano sia una specie di storia.
Miriam Makeba nacque a Johannesburg; sua madre era di etnia swazi e suo padre, morto quando lei aveva sei anni, era uno Xhosa. Iniziò a cantare a livello professionale negli anni cinquanta, con il gruppo
Manhattan Brothers per poi fondare una propria band, The Skylarks, che univa jazz e musica tradizionale sudafricana.
Miriam cominciò ad ottenere un notevole successo ma questo si tradusse con l'esilio imposto dal governo di Pretoria dopo il suo primo tour negli Stati Uniti del '60. Non potevano tollerare che fosse diventata il
simbolo di un popolo oppresso. Resterà lontana dal suo paese per ben trent'anni.
Nel 1960 partecipò al documento anti-apartheid "Come Back, Africa" e fu invitata al Festival del cinema di Venezia; una volta arrivata in Europa decise di non rimpatriare.
Nel 1966 Miriam Makeba ricevette il Grammy per la migliore incisione folk. Nel 1963 portò la propria testimonianza al comitato contro l'apartheid delle Nazioni Unite. Il governo sudafricano rispose bandendo i dischi
di Miriam Makeba e condannandola all'esilio.
Nel 1968 sposò l'attivista per i diritti civili Stokely Carmichael; l'evento generò controversie negli Stati Uniti, e i suoi contratti discografici furono annullati. La Makeba e Carmichael si trasferirono in Guinea. La cantante
si separò da Carmichael nel 1973, e continuò a tenere concerti soprattutto in Africa, Sudamerica ed Europa. Svolse anche il ruolo di delegata della Guinea presso le Nazioni Unite, vincendo il Premio Dag
Hammarskjold per la Pace nel 1986.
Dopo la morte della sua unica figlia Bongi, si trasferì a Bruxelles. Nel 1987 collaborò al tour dell'album Graceland di Paul Simon. Poco tempo dopo pubblicò la propria autobiografia.
Nel 1990 Nelson Mandela convinse la Makeba a rientrare in Sudafrica. Il 16 ottobre 1999 Miriam Makeba fu nominata Ambasciatrice di buona volontà dell’Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle
Nazioni Unite. Nel 2001 ricevette la Medaglia Otto Hahn per la pace. L'anno successivo vinse il Polar Music Prize insieme a Sofia Gubaidulina e nel 2004 si classificò al 38º posto nella classifica dei "grandi
sudafricani". Nel 2005, ormai malferma in salute, si dedicò a un tour mondiale di addio alle scene, cantando in tutti i paesi che aveva visitato nella sua carriera.
Miriam Makeba morì nella notte fra il 9 e il 10 novembre 2008 per un attacco cardiaco a Castel Volturno dove, qualche ora prima, nonostante forti dolori al petto, si era esibita in un concerto contro la camorra, che
pochi mesi prima aveva lì ucciso sei immigranti africani, e dedicato anche allo scrittore Roberto Saviano. In molti, tra i quali lo stesso Saviano, hanno denunciato un grave ritardo nei soccorsi.