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5.2. EBOLA

Il virus Ebola è un raggruppamento di organismi che fa parte della famiglia Filoviridae, a sua volta parte dell'ordine dei Mononegavirales.

Si conoscono cinque specie appartenenti a questo genere e quattro di queste sono responsabili della malattia da virus Ebola (in inglese "Ebola Virus Disease "o EVD") che colpisce gli umani con una febbre emorragica con un tasso di letalità molto alto. Le cinque specie di virus riconosciute dall'International Committee on Taxonomy of Viruses prendono il nome dalle regioni dove sono stati individuate per la prima volta.

Le specie sono: Bundibugyo Ebolavirus, Reston Ebolavirus, Sudan Ebolavirus, Taï Forest Ebolavirus (originariamente Côte d'Ivoire Ebolavirus) e Zaire Ebolavirus.

Gli Ebolavirus sono stati descritti per la prima volta dopo l'epidemia di febbre emorragica scoppiata nel sud del Sudan nel giugno 1976 e nello Zaire nell'agosto 1976. Il nome Ebolavirus deriva dal fiume Ebola nello Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo), un tributario del fiume Congo dove avvenne l'epidemia del 1976. Il genere è stato introdotto nel 1998 come "genere dei virus che somigliano al virus Ebola". Nel 2002 il nome del genere venne cambiato in Ebolavirus;  nel 2010 il genere venne emendato di alcuni appartenenti.

La sintomatologia iniziale comprende febbre alta (almeno 38,8 °C), cefalea, mialgia, artralgia (dolori in varie parti del corpo), dolori addominali, astenia (riduzione della forza muscolare), faringite, nausea e vertigini. Il virus progressivamente causa sintomi di più grave entità, come diarrea, feci scure o sanguinolente, vomito scuro, occhi rossi dilatati con presenza di aree emorragiche sulla sclera, petecchie, rash maculopapulare e porpora. Altri sintomi secondari includono ipotensione (bassa pressione sanguigna arteriosa), ipovolemia (diminuzione del volume del sangue circolante), tachicardia (accelerazione del battito cardiaco), danni agli organi (soprattutto a reni, milza e fegato) come risultato di una necrosi sistemica disseminata e proteinuria. L'emorragia interna è causata da una reazione tra il virus e le piastrine che dà luogo a varie rotture nelle pareti dei vasi capillari. Occasionalmente si presentano sanguinamenti interni o emorragie esterne orali e nasali.