6.2.1. Organizzazione ecclesiastica / liturgia Vudù
Il Vudù si presenta generalmente con un'organizzazione costituita da un sistema di congregazioni. In Benin esistono due vere e proprie Chiese vuduiste che amministrano molte di queste congregazioni e gestiscono le cerimonie religiose, oltre che i seminari per la formazione del clero vuduista; in Benin la Chiesa del Vudù è un'istituzione molto importante nella società e nella vita dei cittadini, essa gestisce infatti parecchi servizi pubblici, quali ospedali, scuole, college ed alcuni enti per la beneficenza. Il clero vuduista è costituito da sacerdoti e sacerdotesse, che svolgono generalmente le medesime funzioni; i sacerdoti di sesso maschile vengono chiamati oungan (anche ungan o houngan), le donne vengono chiamate mambo. Ogni congregazione vuduista possiede poi i propri alti sacerdoti e alte sacerdotesse, chiamati rispettivamente papaloa e mamaloa; questi sacerdoti capi hanno il compito di gestire al meglio gli interi collegi clericali, avendo alle spalle molti anni di esperienza. Esistono inoltre alcune decine di cosiddetti "Roi" (Re), che godono di un prestigio particolare e insieme formano la leadership della cosiddetta "Chiesa" Beninese. Sono i discendenti degli antichi sovrani del Dahomey e hanno diverse specializzazioni; Towakon Guedehongue II, ad esempio, benché gli sia spesso attribuito il titolo di "Papa" del Vodou, non è altro che uno dei tanti Roi, specializzato nella supervisione sulla correttezza dei rituali nei vari Hounfour. Il clero offre servizio in templi, gestiti dalle congregazioni e diffusi sul territorio; oggi esistono templi vuduisti in particolare in America centrale e in Africa occidentale, sebbene luoghi di culto si possano trovare anche in tutti gli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei, in particolare in quelli in cui le attività del Vudù sono più radicate. Ad esempio esiste un Hounfour a Fyé, in Francia, chiamato "La Mandragore"; è l'unico Hounfour europeo ufficialmente riconosciuto in Benin. I templi sono considerati dei luoghi in cui l'essere umano può entrare in contatto con la Divinità, ed è per questo che vi si svolgono i rituali. Gli edifici di culto sono decorati con vari elementi, tra cui un' ingente quantità di candele, raffigurazioni di santi e oggetti considerati legati ai loa. Questi ultimi, in quanto non rappresentabili, sono celebrati di solito mediante l'utilizzo dei veve, le geometrie sacre. Durante i rituali sono molto frequenti i sacrifici animali, in particolare tipico della tradizione vuduista è il rituale che prevede lo sgozzamento del galletto. Possono essere utilizzate anche le famose bambole Vudù . Altra caratteristica importante dei riti vuduisti è il forte misticismo, vale a dire il forte contatto che viene teso tra il mondo divino e il mondo umano, portando ad un'unione rituale tra uomini e dèi.
LITURGIA VUDÙ
Le liturgie prevedono la possessione divina, attraverso cui una divinità loa o lo spirito di una persona defunta si impossessa del corpo del celebrante — solitamente un membro del clero — interagendo con i partecipanti al rito. Nei momenti di estasi il posseduto viene detto uno "zombi" ovvero una persona viva sotto il controllo di un ente che in realtà non appartiene al suo corpo. Si crede infatti che durante i rituali di possessione, una delle due anime del posseduto lasci il corpo per permettere alla divinità di penetrarvi.