Radio Antartide
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Vi racconto una storia.
Un giorno del mese di febbraio, mentre facevo lezione di italiano nella mia classe e c'era una grande confusione... avete presente quando il docente tenta di fare lezione, uno si alza, un altro guardo l'orologio, qualcuno innalza gli occhi al cielo, tre disegnano, quattro chiacchierano tra di loro e magari uno si alza perché deve buttare la carta e gli chiedi: cosa stai facendo? ti risponde pure indignato che stava solo buttando la carta?!
Ecco era più o meno una situazione così. Stavo per perdere la pazienza ma resistevo ... quando ho avuto un'idea un po' folle.
Mi sono girata di spalle e poi rigirata di scatto, come a teatro, e ho iniziato a dire cambiando un po' la voce:
"Benvenuti su radio Antartide, cari radioamatori, adesso inizia una trasmissione speciale trasmessa in tutto il mondo".
E' calato un meraviglioso silenzio, alcuni guardavano divertiti, altri pensavano (ma la prof. deve essere diventata pazza), ma adesso c'era calma e attenzione e ho così cominciato a fare la mia lezione, trasformandola in una trasmissione radiofonica. Il tutto è finito con le telefonate dal mondo in cui i miei radioamatori chiamavano, utilizzando le calcolatrici e rispondevano alle domande che facevo in trasmissione. Ci siamo divertiti tanto e la radio è piaciuta ed è diventata un nostro modo di stare insieme, divertendoci.
Un giorno di questi "strani giorni" di tempo destrutturato vuoto e al contempo pieno, in cui sentivo tanta nostalgia di Radio Antartide, ho deciso di provare a creare la trasmissione da casa. Ho scaricato un programma Audacity consigliatomi da un amico e ho imparato ad usarlo e nel giro di qualche giorno ho iniziato a inviare nella classe di italiano della seconda le mie puntate, non senza un certo pudore, perché non è mai facile ascoltare la proprio voce registrata. Ho trovato un bel libro, Emozionario, che parla di emozioni e ho creato la trasmissione "parole gentili". Creato è un parolone, inventato, ma io adoro inventare.
"Parole gentili" è il mio modo di non abbattermi e di condividere il senso delle emozioni che ci rendono umani, che ci consentono di stare vicini in momenti difficili e duri come questo. Adoro raccontare storie e queste brevi puntate mi fanno stare meglio.
L'altro giorno seguendo la sollecitazione della mia meravigliosa Dirigente ho pensato che, vincendo tutte le mie remore personali, sarebbe stato più semplice inserire le puntate su una piattaforma per condividerla anche con amici e colleghi.